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Calze da neve omologate: come funzionano e come montarle

3 min per leggereConducenti
Le calze da neve per auto possono essere usate per normativa al posto delle consuete catene da neve. Andiamo a scoprirle insieme.
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Calze da neve omologate per auto

Calze da neve per superare in regola anche i mesi invernali

La regolamentazione del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) in Italia prevede per il 2023/24 che dal 15 novembre 2023 e fino al 15 aprile vi sia l’obbligo di avere a disposizione catene o calze da neve o, nel caso della scelta delle gomme invernali o termiche, di montare le corrette dotazioni per affrontare i terreni gelati o innevati della stagione rigida. La questione, che pure viene definita dal legislatore, non è solo una questione legale. D’altronde essere provvisti dei vari dispositivi pensati per la stagione invernale riguarda innanzitutto la sicurezza: da un lato di non pattinare a causa del gelo o di impantanarsi per un’improvvisa mollezza del manto innevato; dall’altro perché queste situazioni e molteplici altre potrebbero mettere in pericolo i piloti del mezzo e tutti gli agenti terzi che percorrono la stessa strada, che siano altri automobilisti, ciclisti o pedoni. Andiamo quindi a scoprire insieme il dispositivo delle calze da neve che solo dal 2022 ha ricevuto dal Ministero gli accessi alla diffusione stradale.

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Omologazione delle calze da neve: stato attuale

La commercializzazione delle calze da neve per auto ha prodotto in Italia un’iniziale difficoltà riguardante da un lato lo scetticismo sull’efficacia reale del dispositivo pensato per la protezione degli pneumatici, dall’altro, conseguentemente, l’effettiva omologabilità in base alle normative vigenti.

Dopo anni di studi di settore, a cui è corrisposta una decade di battaglie legali dalla commercializzazione, il CEN (Comitato Europeo di Normazione) ha provveduto all’emanazione di un nuovo standard comunitario EN 16662-1-2020 che sostituendo le precedenti norme in materia, permettesse in tutta Europa l’effettiva equiparazione d’omologazione tra le Autosock e le catene. Da ottobre del 2022, le calze da neve sono state legalmente omologate anche in Italia, diventando un’alternativa possibile all’uso delle classiche catene. Andiamo, quindi, a conoscere pregi e difetti delle calze da neve.

Calze da neve o Autosock

Le Autosock prendono il nome dalla prima azienda che le ha prodotte, coincidendo nella proprietà anche con l’ideatore, il norvegese Bård Løtveit. Le calze da neve sono un composito dispositivo in poliestere, lo stesso materiale adoperato nel settore dell’abbigliamento, che avvolgendo gli pneumatici e contenendoli, permette di affrontare la stagione rigida migliorando la trazione del veicolo e quindi anche la sua aderenza al manto stradale.

Vantaggi e svantaggi nell’utilizzo delle calze da neve:

Al netto della garanzia di sicurezza in fase di guida offerta dalle calze da neve è possibile riscontrare, nel paragone con le catene, tre principali vantaggi.

A fronte di questi vantaggi, s’inseriscono i due principali svantaggi. Il primo riguarda possibili diminuzioni performative nei casi in cui sia richiesta una maggiore trasmissione di potenza a causa di specifiche condizioni climatiche o del manto stradale. Il secondo, che varrebbe anche per quando si adoperano le catene, è che rischiano una molto repentina usura se non usate in maniera corretta o se lasciate indosso agli pneumatici anche in assenza di neve o manto gelato

Come si montano le calze da neve

Attualmente i prezzi delle calze da neve hanno un range di spesa non troppo ampio, che grossomodo varia tra i 30 e gli 80 euro a seconda del modello preso in considerazione. Sono però piuttosto facili da adoperare: basta abbracciare con le fasce della calza da neve la parte superiore degli pneumatici verificandone l’assoluta aderenza anche alla sua parte posteriore, quindi far avanzare il mezzo appena da consentirvi di continuare il corretto inserimento di tutti i lembi del dispositivo sull’interezza della ruota. Al termine della procedura è solo consigliabile muoversi con una certa cautela (quindi a molto bassa velocità) per qualche decina di metri, così da assicurarsi che il dispositivo sia stato davvero inserito correttamente.

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Pubblicato il 29 novembre 2023
29 novembre 2023
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