Come si usa il cambio automatico

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Oggigiorno sempre più vetture escono di serie con il cambio automatico, un dispositivo estremamente comodo e molto richiesto dagli automobilisti, soprattutto per la mobilità urbana. Si tratta di un meccanismo facile da utilizzare, nonostante sia necessaria un po’ d’esperienza, specialmente per chi è abituato a una macchina con la trasmissione manuale.

Ecco alcuni consigli utili per capire come usare il cambio automatico nel modo giusto.

Cos’è il cambio automatico e come funziona

Il cambio automatico dell’auto è un sistema di trasmissione autonomo, il quale non prevede l’inserimento delle marce da parte del conducente del veicolo, infatti, in queste vetture non è presente il pedale della frizione. La nascita del dispositivo è dei primi anni ’40, quando negli Stati Uniti venne montato su alcuni modelli di Oldsmobile. Tuttavia, prese piede soltanto a partire dal 1950, quando venne inserito di serie su alcune auto prodotte dalla General Motors e dalla Chrysler.

Successivamente la trasmissione automatica arrivò anche sul mercato europeo, rimanendo un optional disponibile su alcune macchine di fascia alta, mentre oggi è ampiamente diffuso e presente su un gran numero di autoveicoli, soprattutto nelle citycar con cambio automatico per la guida in città. Il suo funzionamento è piuttosto semplice, infatti il sistema gestisce da solo i rapporti del cambio, attraverso una serie di meccanismi come il convertitore di coppia e l’attuatore.

A seconda della tipologia, il cambio automatico può essere idraulico, azionato tramite un fluido ad alta pressione, oppure elettromeccanico, controllato in questo caso da un microprocessore elettronico. Attualmente i sistemi più diffusi sono quello robotizzato, con convertitore di coppia, a doppia frizione (DCT) oppure a trasmissione continua variabile CVT (Continuously Variable Transmission).

Cambio automatico, come si usa in modo corretto

Per capire come usare il cambio automatico correttamente prenderemo in esame il modello classico, tuttavia anche con le altre trasmissioni la tecnica è abbastanza simile. A differenza del cambio manuale tradizionale, in cui la gestione delle marce avviene spingendo la frizione e utilizzando il pomello, con il sistema automatico si hanno soltanto i pedali del freno e dell’acceleratore, inoltre la leva del cambio è totalmente differente.

In questi dispositivi, infatti, non è presente la solita progressione da 1 a 5/6 più la retromarcia, numeri che indicano l’ampiezza dei rapporti, ma alcune lettere specifiche che si riferiscono a dei termini inglesi. In particolare, per accendere l’auto bisogna posizionare il cambio sulla lettera P (Parking), da utilizzare ogni qual volta si mette in moto la vettura, schiacciando allo stesso tempo anche il pedale del freno.

Per partire invece è necessario spostare il selettore sulla lettera D (Drive), quindi basta lasciare il freno e pigiare il pedale dell’acceleratore, dopodiché la macchina comincerà a muoversi. A seconda dell’impostazione dei rapporti e della tecnologia del dispositivo, il cambio automatico dell’auto passa da solo da una marcia all’altra una volta raggiunto il numero di giri giusto, in base alla velocità e all’intensità dell’accelerazione.

Ciò funziona anche al contrario, durante le frenate, quando la trasmissione si occupa della gestione dei rapporti scalando da una marcia alta a una più bassa, accompagnando la decelerazione del veicolo. Per inserire la retromarcia bisogna aspettare che la macchina sia ferma, impostare il selettore sulla lettera R (Reverse Gear) e dare gas per effettuare la manovra. Infine, per mettere in folle il veicolo, ad esempio quando bisogna azionare il cambio automatico al semaforo durante la sosta per il rosso, è necessario posizionare il cambio sulla lettera N (Neutral).

Come usare il cambio automatico in discesa e in salita

Con le macchine tradizionali, dotate della trasmissione manuale, è possibile sfruttare il freno motore per controllare la guida nei tratti in discesa. Nelle auto con cambio automatico è possibile riscontrare un leggero incremento della velocità, una situazione che in genere porta a usare di più il pedale del freno, aumentando il consumo delle pasticche. Per evitarlo, alcuni veicoli consentono di impostare il dispositivo nella modalità semiautomatica.

Questa configurazione permette di usufruire di un maggiore controllo, per evitare di sovraccaricare l’impianto frenate quando si percorrono lunghi tratti di strada con una pendenza in discesa. Alcune vetture più moderne di fascia alta propongono tecnologie sofisticate, con le quali il sistema di bordo regola da solo la velocità nella guida in discesa, senza bisogno di ulteriori interventi da parte del conducente. In salita è tutto più semplice, in quanto basta scegliere il rapporto giusto e verificare che non sia troppo alto.

Differenze tra il cambio automatico e sequenziale

Un dubbio piuttosto diffuso tra gli automobilisti, alle prese con una varietà sempre più grande di sistemi di trasmissione, riguarda le differenze tra il cambio automatico e sequenziale. Il primo come abbiamo visto è un meccanismo completamente autonomo, perciò l’unica cosa da fare è sistemare il selettore nelle posizioni principali (accensione, guida, folle e retromarcia), dopodiché il dispositivo fa tutto da solo.

Con il cambio sequenziale, invece, la gestione della trasmissione richiede una presenza attiva, in quanto i rapporti non vengono applicati in maniera autonoma. Con questi sistemi non solo bisogna posizionare il cambio nelle modalità di base, ma è necessario gestire le marce e spingere avanti e indietro la leva, per aumentare il numero dei rapporti durante l’accelerazione e diminuirlo nelle frenate.

Questo meccanismo permette di avere un controllo maggiore del veicolo, dunque è possibile assumere un comportamento al volante meno aggressivo e più fluido, oppure optare per uno stile di guida più sportivo. Tuttavia, grazie alla presenza di un cambio robotizzato, non è necessario azionare il pedale della frizione, usufruendo quindi di una discreta comodità rispetto al cambio totalmente manuale.

Differenze tra il cambio automatico e manuale

Se il cambio automatico dell’auto è abbastanza simile a quello sequenziale, fatta eccezione per la scelta dell’innesto delle marce, questo sistema di trasmissione è completamente diverso rispetto al cambio manuale. In quest’ultimo c’è il pedale della frizione, che va spinto prima di usare la leva per inserire una nuova marcia, inoltre, nel pomello è indicato il numero dei singoli rapporti, costringendo a un movimento più ampio del selettore per innestare la distribuzione di coppia giusta.

La scelta tra cambio automatico o manuale non è semplice, infatti bisogna considerare diversi aspetti tra cui il costo, la manutenzione e lo stile di guida. La trasmissione automatica è comoda, ideale per le trafficate strade urbane, permette di ottenere una guida fluida e fa risparmiare sui consumi. D’altro canto, si tratta di un optional costoso, che richiede una manutenzione onerosa, a meno che non si scelga il servizio di noleggio a lungo termine dove sono compresi gli interventi di manutenzione.

Al contrario, il cambio manuale è semplice, chiunque lo sa usare poiché viene insegnato nelle scuole guida, è economico e garantisce un controllo maggiore della vettura, ma è scomodo in città ed è difficile mantenere bassi i consumi con questo sistema. In linea di massima è opportuno scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, allo stile di guida e al budget a disposizione, preferendo trasmissioni moderne in grado di offrire elevati standard di sicurezza.

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Pubblicato il 8 aprile 2021
8 aprile 2021
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