Classificazione euro autoveicoli: tabella classe ambientale
Per scegliere un’auto ecologica e aggiornata è importante conoscere la categoria ambientale del veicolo, ovvero la classe Euro dell’auto.
Come sapere la classe ambientale della propria auto
Tabella delle classi ambientali
Le categorie Euro dei veicoli indicano i livelli emissivi delle vetture, una caratteristica fondamentale per l’acquisto e il noleggio di macchine ecologiche ed efficienti. Vediamo come funziona la classificazione Euro degli autoveicoli e come verificare la classe ambientale di un’auto.
Cosa sono le classi ambientali Euro delle auto
Tutti i veicoli sono valutati in base alle emissioni di gas climalteranti, come l’anidride carbonica (CO2) e gli ossidi di azoto (NOx). A seconda del risultato ottenuto, se le nuove automobili rispettano i limiti stabiliti dalle normative europee vengono omologate, quindi, possono essere immatricolate e immesse sul mercato.
Le classi Euro delle auto suddividono i veicoli in base alle emissioni, obbligando i costruttori a produrre autovetture sempre più sostenibili grazie a norme più severe e restrittive. Questi standard prevedono quindi diverse categorie ambientali per i veicoli, in base alle quali i decisori politici, i privati e le aziende possono definire le proprie strategie di sostenibilità .
Come sapere la classificazione Euro di un’auto
Al giorno d’oggi è fondamentale verificare la classificazione euro di un’auto, per essere certi di scegliere un modello adeguato alle ultime norme ambientali ed evitare limitazioni alla circolazione stradale. In molte città italiane ed europee, infatti, si stanno introducendo restrizioni sempre più rigide alla circolazione dei veicoli più inquinanti, favorendo la scelta di auto elettriche, vetture ibride e macchine endotermiche a basso impatto ambientale.
Le categorie ambientali europee partono dalla classe Euro 0 ed Euro 1, fino ad arrivare alle più ecologiche Euro 6A, B, C e D-Temp, in attesa dell’introduzione del nuovo standard Euro 7 previsto per il 2025. Per conoscere la classe ambientale del proprio veicolo esistono varie modalità , tra cui scegliere in base alle proprie esigenze.
Classificazione Euro auto dal libretto
La prima opzione è controllare la classificazione Euro dell’auto dal libretto. La sigla, infatti, viene riportata all’interno del documento dell’autovettura, perciò è possibile capire rapidamente come è stata omologata la propria vettura effettuando un semplice controllo della carta di circolazione o del nuovo DU, il documento unico di circolazione e di proprietà .
Classificazione Euro auto dal Portale dell’Automobilista
Altrimenti, è possibile realizzare questa verifica attraverso il Portale dell’Automobilista, il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per le informazioni e le pratiche automobilistiche. Una volta registrati al portale è possibile controllare la classificazione Euro dell’auto dalla targa, per sapere la classe ambientale del proprio veicolo o di un’altra autovettura.
Classificazione dei veicoli Euro: la tabella Euro 1, 2, 3, 4, 5 e 6
Le classi ambientali, contraddistinte dalla sigla Euro, si riferiscono a delle specifiche direttive europee, che stabiliscono i criteri sulle emissioni inquinanti dei veicoli. Le prime categorie sono state introdotte a partire dal 1992 con l’integrazione dei catalizzatori, fino a giungere ai più efficienti motori a benzina e diesel appartenenti alle sottocategorie delle classi Euro 6.
Ogni direttiva obbliga le case automobilistiche a ridurre la quantità di CO2 emessa dalle auto e rilasciata nell’atmosfera, adottando nuove tecnologie per il trattamento dei gas di scarico. Ecco tutte le caratteristiche dettagliate della tabella Euro auto di ogni classe ambientale delle autovetture, secondo quanto previsto dalle norme europee.
Classe ambientale Euro | Data di entrata in vigore |
---|---|
Euro 1 | Dal 1° gennaio 1993 |
Euro 2 | Dal 1° gennaio 1997 |
Euro 3 | Dal 1° gennaio 2001 |
Euro 4 | Dal 1° gennaio 2006 |
Euro 5 | Dal 1° gennaio 2011 (immatricolazione) |
Euro 6 | Dal 1° settembre 2015 |
Classe Euro 0
I veicoli Euro 0 sono auto immatricolate prima del 31 dicembre 1992, vetture estremamente inquinanti che utilizzano benzine al piombo e nessun tipo di sistema di filtraggio dei gas di scarico. Oggi questi mezzi sono esclusi dai centri storici, subiscono forti limitazioni alla mobilità urbana, inoltre verranno sempre più penalizzati nella circolazione stradale, causando pesanti disagi per gli automobilisti.
Classe Euro 1
Le auto classificate Euro 1 sono state immatricolate a partire dal primo gennaio 1993. Si tratta di vetture realizzate secondo la direttiva europea 91/441, che costringe le aziende a montare sulle macchine le marmitte catalitiche, oppure per i modelli diesel l’alimentazione a iniezione. In alcuni casi anche i veicoli acquistati prima di tale data sono catalogati come Euro 1, quindi è importante verificare sempre la classe ambientale sul libretto di circolazione.
Le sigle che possono comparire sono:
- 91/441/CEE
- 91/542/CEE punto 6.2.1.A
- 93/59CEE
Classe Euro 2
La classe ambientale Euro 2 comprende le auto immatricolate dopo il primo gennaio 1997, quando la direttiva 94/12 impose un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli. A livello tecnologico non vennero integrate nuove soluzioni, infatti ci si limitò a migliorare le prestazioni, ottenendo una modesta diminuzione della CO2.
Queste vetture riportano sul libretto una delle seguenti diciture:
- 91/542/CEE punto 6.2.1.B
- 94/12/CEE
- 96/1/CE
- 96/44/CEE
- 96/69CE
- 98/77 CE
Classe Euro 3
Le auto immatricolate dopo il primo gennaio 2001 sono omologate Euro 3, una classe ambientale che si riferisce alla direttiva 98/69. L’obbligo è l’adozione del sistema EOBD (European On Board Diagnostic), che segnala tramite apposite spie auto il malfunzionamento degli apparecchi di filtraggio dei gas di scarico. In questo modo è possibile eseguire un’immediata riparazione o sostituzione del componente, per assicurare emissioni sempre ottimali in linea con quelle iniziali.
Le sigle per identificare i veicoli di classe Euro 3 sono:
- 98/69/CE
- 98/77/CE rif. 98/69/CE A
- 1999/96/CE A
- 1999/102/CE rif. 98/69/CE
- 2001/1/CE rif. 98/69/CE
- 2001/27/CE A
- 2001/100/CE A
- 2002/80/CE A
- 2003/76/CE A
Classe Euro 4
A partire dal primo gennaio del 2006, tutte le auto immatricolate appartengono alla classe ambientale Euro 4, modelli realizzati secondo la direttiva 98/69B. Nuovamente le tecnologie rimangono le medesime, tuttavia viene richiesta un’ennesima riduzione delle emissioni di CO2. Le macchine Euro 4 non sono sempre colpite dai vincoli alla circolazione, ma negli obiettivi di molti comuni italiani c’è la loro esclusione al transito entro i prossimi anni.
Le diciture sul libretto per le auto Euro 4 possono essere:
- 98/69/CE B
- 98/77/CE rif. 98/69/CE B
- 1999/96/CE B
- 1999/102/CE rif. 98/69/CE B
- 2001/1/CE rif. 98/69 CE B
- 2001/27/CE B
- 2001/100/CE B
- 2002/80/CE B
- 2003/76/CE B
- 2005/55/CE B1
- 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B
Classe Euro 5
Tutti veicoli omologati dopo il primo settembre 2009, ma immatricolati a partire dal primo gennaio 2011, sono catalogati come Euro 5. Viene considerata una classe ambientale importante, infatti questi veicoli sono soggetti a minori restrizioni, tuttavia la produzione di vetture Euro 5 è stata interrotta dal 2014, ritenendo le tecnologie adoperate obsolete per gli standard attuali.
Le sigle presenti sul libretto di circolazione che si possono trovare sono:
- 2005/55/CE B2
- 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2
- 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2 oppure Riga C
- 1999/96/CE fase III oppure Riga B2 o C
- 2001/27/CE Rif. 1999/96 Riga B2 oppure Riga C
- 2005/78/CE Rif 2005/55 CE Riga B2 oppure riga C
- 2006/81 CE rif. 2005/55 CE riga B2
- 2006/81 CE rif. 2005/55 CE riga C (ecol. migliorato)
- 715/2007*692/2008 ( Euro 5A )
- 715/2007*692/2008 ( Euro 5B )
- 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2
- 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (ecol. migliorato)
- 2008/74/CE rif. 2005/55/CE riga B2 (con disp. Antipart)
Classe Euro 6
La classe ambientale per le auto Euro 6 è la più ecologica, di cui fanno parte tutti i veicoli immatricolati dopo il primo gennaio 2015. Molti di questi modelli potranno circolare a lungo, sono esenti dalle restrizioni al traffico e rispettano le severe normative europee più recenti. Fanno parte della categoria le macchine a benzina evolute e i diesel con trattamento dei gas di scarico, con sistemi come le valvole EGR e SCR o speciali additivi per ridurre le emissioni di CO2.
Le sigle di riferimento Euro 6 sono:
- 715/2007*692/2008 (Euro 6A)
- 715/2007*692/2008 (Euro 6B)
La classificazione ambientale è oggi arrivata alla Euro 6D, che obbliga le case automobilistiche a produrre propulsori diesel ancora più efficienti, ma anche a munire i motori a benzina di filtri antiparticolato più efficaci. In particolare, con la classificazione Euro auto 6D c’è stata una novità importante, il passaggio dagli standard di omologazione NEDC al nuovo sistema più accurato WLTP.
Nel dettaglio, la classe Euro 6 D prevede un limite per le emissioni di NOx particolarmente restrittivo, pari a 60 milligrammi per Km per le auto a benzina, mentre per i veicoli diesel la soglia massima è di 80 milligrammi per Km. Rispetto alla Euro 6 D-Temp, la classe Euro 6D stabilisce un minore scarto nelle rilevazioni delle emissioni tra il ciclo NEDC e quello più evoluto WLTP.
La classificazione Euro delle auto a benzina, diesel, ibride ed elettriche
Mentre per auto ibride ed elettriche fanno parte della classe ambientale Euro 6, in quanto rispettano tutti limiti previsti dall’ultima normativa europea, i veicoli endotermici possono far parte di qualsiasi categoria. La classificazione Euro delle auto diesel e benzina, infatti, può andare dalla Euro 0 alla Euro 6, tuttavia la maggior parte dei veicoli in Italia sono Euro 4 o 5.
A indicarlo è un’indagine dell’ACEA, l’Associazione nazionale europea dei produttori di autoveicoli. Secondo il report Vehicles in Use Europe 2023, nel nostro Paese ci sono 39,8 milioni di vetture, di cui il 59% ha più di 10 anni (23,48 milioni di veicoli) e l’età media del parco auto circolanti è di 12,2 anni. Questo dato ci posiziona dietro ai principali paesi europei, come il Regno Unito (10 anni di media), la Germania (10,1 anni) e la Francia (10,5 anni).
Ciò significa che molti privati, professionisti e aziende devono prestare attenzione non solo alla circolazione stradale in Italia, ma anche alle restrizioni presenti all’estero nelle zone a basse e bassissime emissioni previste nelle principali città europee. Ad esempio, a Berlino i veicoli diesel inferiori a Euro 4 e a benzina sotto Euro 1 devono acquistare un bollino verde per le emissioni, un accorgimento adottato anche da Parigi in cui è richiesto un adesivo per le emissioni Crit’Air di 3 o superiore.
Una soluzione per adeguarsi alle nuove norme anti-inquinamento è il noleggio a lungo termine, una formula che consente di cambiare l’auto ogni 3-4 anni e scegliere sempre un veicolo compatibile con le ultime normative europee e italiane. Inoltre, è possibile usufruire di servizi dedicati alla mobilità sostenibile, per guidare un’auto alimentata a batteria in modo più accessibile ed economicamente sostenibile.