
Tutto quello che c’è da sapere sulla normativa Euro 7
Lo standard Euro 7 è pronto a entrare in vigore. Andiamo a scoprire quali cambiamenti apporterà al settore dell’automotive.
Panoramica della normativa Euro 7 e del suo obiettivo
Dopo oltre 10 anni e numerose revisioni, lo standard antinquinamento Euro 6 è pronto ad andare in pensione e a lasciare il posto alla new entry Euro 7.
Come tutte le norme che l’hanno preceduta, anche questa è pensata per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale dei veicoli venduti in UE e per spingere sempre più verso una mobilità verde e sostenibile. Sebbene sia stata alleggerita rispetto alla proposta iniziale e abbia mantenuto numerosi aspetti dello standard che si appresta a sostituire, è destinata ad apportare importanti cambiamenti, a cominciare dalle prescrizioni per quanto riguarda le particelle solide.
Andiamo dunque a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla nuova normativa Euro 7.
Cosa prevede la normativa Euro 7
Sono svariate le novità che verranno introdotte con l’entrata in vigore della normativa antinquinamento Euro 7.
Tra le principali rientra l’ambizioso obiettivo di mantenere i limiti delle emissioni dei veicoli, calcolati in fase di omologazione, più a lungo rispetto al passato e, laddove possibile, nel corso di tutto il ciclo di vita. Interessante, inoltre, l’introduzione del cosiddetto “passaporto ambientale” (EVP), il quale dovrà contenere tutte le informazioni e i dati relativi alle performance ambientali del veicolo, come la durata della batteria e l’autonomia nel caso dei veicoli elettrici e plug-in, e i valori delle emissioni inquinanti. Oltre a questo, dovrebbe essere offerta ai proprietari dei veicoli la possibilità di ottenere informazioni sempre aggiornate sullo stato di salute del veicolo, delle batterie e via dicendo.
Passando ai limiti relativi alle emissioni di gas di scarico, si nota che, diversamente da quanto era stato anticipato, non sono state apportate modifiche a quelle relative alle auto diesel. Per i veicoli M1 rimangono dunque validi i valori di CO, particolato, HC e NOx già definiti nella precedente norma Euro 6. Modificati e resi più rigidi invece i limiti per quanto riguarda le emissioni di autobus e autocarri pesanti.
Tra le novità rientra l’aggiunta di limiti per le particelle solide e per il particolato emesso dai freni. Quest’ultimo, come si legge nell’emendamento, non dovrà superare i 3 mg/km per i veicoli M1 PEV e i 7 mg/km per tutte le altre autovetture della stessa categoria.
Per finire, la normativa Euro 7 non si dimentica nemmeno della durata e delle prestazioni delle batterie dei veicoli elettrici e plug-in. Per quanto riguarda i veicoli M1, le prestazioni minime delle batterie dovranno essere:
• pari a un minimo dell’80% dell’energia iniziale dopo 100.000 km o dall’inizio del ciclo di vita fino a 5 anni; • di almeno il 72% per i veicoli più vecchi, dai 5 agli 8 anni o fino a 160.000 km.
È inoltre prevista, a partire dal 2027, l’introduzione di un ulteriore passaporto, ossia di quello relativo alla batteria. Il suo compito sarà quello di fornire informazioni circa la catena di approvvigionamento, l’impatto ambientale e le certificazioni.
Quali auto saranno interessate
La normativa Euro 7 non interessa, naturalmente, solo i veicoli di categoria M1, ma prevede regole specifiche per tutti i veicoli a motore rientranti nelle categorie M2 ed M3, N1, N2 e N3. Come le norme passate, anche in questo caso le nuove regole non saranno retroattive. Questo significa che chi possiede un veicolo Euro 6 o precedente potrà continuare a guidarlo senza problemi, a patto, naturalmente, di rispettare gli eventuali limiti imposti a livello locale e all’interno di particolari aree. Medesimo discorso vale, naturalmente, per chi ha preso a noleggio a lungo termine una vettura Euro 6 e non è ancora giunto al termine del periodo di noleggio.
Normativa Euro 7: entrata in vigore
L’effettiva entrata in vigore del nuovo regolamento avverrà il 1° luglio 2025. A partire da tale data, le nuove automobili immatricolate dovranno rispettare lo standard Euro 7, mentre quelle immatricolate fino al 30 giugno dello stesso anno saranno tenute a rispettare ancora la normativa Euro 6d.
Vantaggi della normativa per l’ambiente
Le normative antinquinamento giocano, fin dalla loro prima apparizione, un ruolo di primo piano nella salvaguardia dell’ambiente. Grazie al controllo delle emissioni dei gas di scarico, contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale della mobilità, limitando l’inquinamento atmosferico.
La nuova normativa Euro 7, grazie all’introduzione di nuovi limiti e obiettivi, accentua ulteriormente i benefici nei confronti dell’ambiente, contribuendo significativamente alla lotta contro il cambiamento climatico e alla riduzione degli sprechi e dei consumi. L’attenzione prestata all’intero ciclo di vita dei veicoli e delle batterie contribuisce inoltre a estenderne la durata, portando a una migliore gestione dei rifiuti.