I progetti di mobilità sostenibile più interessanti in Italia

Rendere la mobilità più sostenibile è una sfida che tutti gli Stati europei hanno accolto e che può aiutare a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e a contrastare i cambiamenti climatici.

Nel nostro Paese, il trasporto pubblico e privato è responsabile di 1/4 delle emissioni di gas serra, la maggior parte dei quali (69%) sono prodotti dalle automobili.

Dando poi un’occhiata al 6° Rapporto Mobilità elaborato dal Kyoto Club in collaborazione con il CNR - Istituto sull’Inquinamento Atmosferico -, si nota che vi è stato un generico incremento, sebbene diverse città abbiano fatto registrare una tendenza contraria.

Per questo studio, sono stati presi in considerazione i dati relativi a 14 città metropolitane per quanto concerne le concentrazioni di NO2 (Biossido di Azoto), PM 2,5 e PM10 (particolato).

Ad esempio, le concentrazioni di NO2 sono del 25% e del 18% a Reggio Calabria e a Cagliari. Per quanto riguarda il PM10, alcune città, in particolare al nord, hanno fatto registrare un aumento della concentrazione e, in alcuni casi il limite giornaliero è stato superato di oltre 35 volte. Spicca, in questo senso, Torino, la quale ha superato tale limite ben 98 volte nel periodo preso in esame.

Questi dati fanno capire quanto siano importanti i progetti mobilità sostenibile, finalizzati a ridurre l’impatto di questo settore sull’ambiente e a migliorare la qualità della vita. All’interno del documento sopra menzionato vengono riportati alcuni consigli circa le misure che potrebbero favorire il processo di decarbonizzazione e aprire la strada a una mobilità sempre più green e sostenibile.

Andiamo dunque a vedere quali sono i progetti più innovativi destinati a cambiare il volto della mobilità nelle strade italiane, rendendola più sostenibile.

Anche in seguito all’obbligo, stabilito dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 397 del 4 agosto 2017, della redazione dei PUMS (Piano Urbanistico della Mobilità Sostenibile) per le città con più di 100.000 abitanti, i progetti di mobilità sostenibile in Italia sono ad oggi piuttosto numerosi e riguardano svariati settori. In particolare, gli ambiti toccati sono:

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  la mobilità ciclopedonale;
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  il trasporto pubblico;
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  il trasporto privato;
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  la gestione intelligente delle soste;
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  la mobilità elettrica e condivisa;
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  l’introduzione di sistemi smart;
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  la migliore gestione del traffico.

Tra i tanti, ve ne sono diversi davvero innovativi e destinati a modificare totalmente la mobilità urbana, aumentando accessibilità, sicurezza e qualità della vita, e riducendo, alcontempo, i livelli di inquinamento dell’aria. Ecco i principali.

I parcheggi scambiatori esistono già da alcuni anni, ma stanno letteralmente cambiando il modo di vivere la mobilità urbana, offrendo interscambi fluidi tra mezzi sempre più green. Nati all’estero, ma ora presenti anche in Italia, offrono una soluzione efficace per tenere sottocontrollo il traffico nei centri urbani, contrastare l’inquinamento acustico e atmosferico e rendere più semplice l’intermobilità.

Noti anche con il nome di Park and Ride o P+R, sono dei veri e propri parcheggi che consentono di lasciare la vettura, di proprietà o a noleggio, e di utilizzare un mezzo di trasporto pubblico o bici in sharing per proseguire il proprio spostamento. Da Roma a Bologna, sono diverse le città che hanno introdotto queste soluzioni sostenibili, offrendo servizi diversi, come vantaggi aggiuntivi destinati a chi possiede un abbonamento al trasporto pubblico o tariffe agevolate che includono parcheggio e mezzo alternativo, sia esso un autobus o una bici in sharing.

Tra i progetti di mobilità sostenibile più interessanti e innovativi che stanno vedendo la luce in Italia rientra anche la costruzione di Smart Road, le cosiddette strade intelligenti che, grazie all’uso di tecnologie avanzate e di sofisticati sensori, sono in grado dicomunicare con i veicoli elettrici predisposti e di monitorare costantemente il traffico, migliorandone la gestione e aumentando sicurezza e fluidità di scorrimento.

Tra gli esempi già presenti sul territorio rientra un tratto di circa 10 km sulla A4, tra Milano e Bergamo. In questa zona è presente una corsia smart che, a seconda del livello di traffico rilevato, si apre o chiude automaticamente, ampliando o restringendo la carreggiata disponibile per la circolazione.

Anche la A1, nel tratto compreso tra Firenze Sud e Firenze Nord, ospiterà una Smart Road destinata a ricavare e fornire dati ai veicoli dotati di sistemi idonei e a supportare la guida autonoma.

I progetti innovativi di mobilità sostenibile destinati a vedere la luce o già attivi sono svariati. Oltre a quelli sopra descritti, è possibile segnalare i progetti MaaS (Mobility as a Service), le iniziative Città 30 - già sperimentate, con ottimi risultati, dalla città di Bologna, la quale ha registrato una riduzione degli incidenti e dei livelli di NO2 nell’aria – e l’introduzione di vertiporti e taxi volanti, già progettati per le città di Milano e Bologna.