Costo autostrada: calcolo dei pedaggi

Durante i viaggi nei tratti autostradali, per motivi di lavoro o per raggiungere le mete delle vacanze, una delle spese da considerare è il pedaggio al casello. Vediamo nello specifico come funziona il costo dell’autostrada, per capire come e quanto si paga per il pedaggio.

Spesso risulta difficile capire perché è necessario pagare il pedaggio autostradale, una spesa della quale ognuno di noi farebbe volentieri a meno. In realtà, questo costo ha una funzione specifica e totalmente giustificata, infatti è il modo principale per pagare la costruzione, la manutenzione e la gestione delle arterie autostradali.

Ovviamente, le società pubbliche e private coinvolte ottengono anche dei fondi pubblici, tuttavia queste risorse da sole non bastano a finanziare tutti i servizi indispensabili alla sicurezza stradale. Per questo motivo il ricavato del costo dell’autostrada viene reinvestito nel mantenimento delle infrastrutture.

Le autorità responsabili del controllo delle società concessionarie, decidono quali somme devono essere utilizzate per la manutenzione e il miglioramento delle strade, i servizi di emergenza, soccorso e sicurezza. Nel nostro Paese l’azienda più importante in questo settore è Autostrade per l’Italia, allo stesso tempo esistono molte altre imprese che si occupano della gestione della rete autostradale.

Ogni paese ha dei criteri differenti per il calcolo del pedaggio autostradale, individuando i fattori che servono per determinare tale costo. In Italia, nella maggior parte dei casi viene impiegata la Tariffa Unitaria, un coefficiente da moltiplicare per i chilometri che dividono un casello dall’altro, includendo anche svincoli e bretelle di collegamento.

Questa tariffa varia a seconda di alcuni aspetti, tra cui il numero delle società che si occupano della gestione, le caratteristiche del tratto stradale (presenza di ponti, gallerie e valichi) e il tipo di veicolo. In particolare, sono previste tariffe differenti per i tratti in pianura e di montagna, in quanto comportano costi di costruzione e mantenimento delle strade diversi.

Al momento sono presenti 5 classi per le tariffe autostradali a tariffa unitaria:

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  Classe A di cui fanno parte i mezzi con 2 assi fino a 1,3 metri d’altezza (auto, motocicli e ciclomotori);
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  Classe B che comprende le stesse vetture ma con altezza superiore a 1,3 metri (alcuni modelli di macchine, furgoni e pullman);
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  Classe 3 per i mezzi fino a 3 assi (camion e vetture con rimorchio);
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  Classe 4 per i veicoli con un massimo di 4 assi;
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  Classe 5 per quelli con 5 o più assi (tir con rimorchio).

Ciò significa che ogni mezzo paga una somma differente nello stesso casello autostradale, in base all’altezza e al numero di assi. Per calcolare il prezzo finale del pedaggio bisogna poi considerare anche l’IVA, inoltre esiste un sistema di arrotondamenti previsto dalla DM 10440/28/133 del 12 novembre 2001 del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Non tutte le autostrade applicano la tariffa unitaria a Km, ma in alcuni casi viene utilizzata una tariffa fissa. In questa circostanza gli automobilisti non pagano un pedaggio legato al numero dei chilometri percorsi in autostrada, ma un costo indipendente dalla percorrenza autostradale.

In particolare, le concessionarie che adottano questo sistema prevedono un prezzo forfettario, determinato in base a una lunghezza media del tragitto percorso dagli automobilisti. In genere, la tariffa fissa viene utilizzata per tratti autostradali di breve o media lunghezza, dove risulta meno conveniente usare la tariffa unitaria a Km.

Il pedaggio autostradale prevede due tipi di tariffazione. Il primo è chiamato sistema chiuso, poiché si ritira un biglietto in entrata e si paga all’uscita a seconda dei chilometri percorsi. Questa modalità è la più utilizzata, infatti consente di versare un importo legato all’effettivo utilizzo della autostrada, dunque più si guida più alta sarà la tariffa.

Altrimenti si applica il sistema aperto, con il quale si effettua un pagamento fisso senza considerare il chilometraggio. Tale meccanismo è usato quando non sono presenti caselli a ogni entrata e uscita, perciò viene applicato un costo predefinito agevolando alcuni automobilisti a discapito di altri, in base ai punti di accesso e d’uscita.

Indifferentemente dal tipo di pedaggio, quando si arriva al casello è obbligatorio pagare quanto dovuto, saldando la somma indicata in contanti (corsia bianca), con carta di credito, bancomat o Viacard (corsie blu o bianche) oppure utilizzando l’abbonamento Telepass (pista blu o gialla con simbolo della “T”).

Per pianificare bene un viaggio in auto in autostrada è importante conoscere il costo dei pedaggi prima di partire, in questo modo si può scegliere con maggiore consapevolezza il percorso migliore. Per sapere quanto si pagherà al casello dell’autostrada esistono degli appositi strumenti, con i quali è possibile calcolare la tariffa autostradale online in modo semplice e veloce.

Innanzitutto è possibile usare i tool delle concessionarie autostradali, infatti tutte le società che gestiscono le autostrade offrono la possibilità di calcolare online il costo del pedaggio. Il più utilizzato è quello sul sito web autostrade.it di Autostrade per l’Italia, dove basta inserire la destinazione di partenza e quella di arrivo per scoprire la distanza, il costo del pedaggio e il tempo medio di percorrenza.

Ad esempio, per andare da Roma Nord a Milano Sud bisogna tenere conto di una tariffa di 41,90 euro, mentre partendo da Napoli Nord bisogna spendere 57,10 euro per raggiungere il capoluogo lombardo. Ogni azienda concessionaria propone un portale dove simulare la tariffa dell’autostrada, quindi basta informarsi presso il portale della società responsabile del tratto autostradale.

In alternativa, è possibile calcolare online il pedaggio dell’autostrada tramite servizi di terze parti, tra cui quello più accreditato è il portale della Via Michelin viamichelin.it. Si tratta di un servizio più completo, in quanto oltre al pedaggio autostradale calcola anche il costo del carburante e fornisce consigli per risparmiare.